Scoraggiare, rilevare, ritardare, difendere per una maggiore sicurezza

Oggi molte più tipologie di siti sono considerate vulnerabili e necessitano di livelli di sicurezza più elevati. Queste vanno dalle infrastrutture critiche, come centrali elettriche e data center, alle aree pubbliche in cui sono presenti grandi flussi di persone.

Crea una strategia di sicurezza chiara

La protezione del sito è una combinazione di misure di difesa fisica alleate con la sicurezza elettronica come i sistemi biometrici e il rilevamento delle intrusioni. Ma il successo dei moderni sistemi di sicurezza dipende in gran parte dalle infrastrutture e dalla preparazione.

La pianificazione diventa essenziale con l'approccio utilizzato in qualsiasi sito specifico definito dai seguenti fattori chiave:

1. il tipo di attività svolta
2. l'ambiente circostante
3. la capacità di reazione dei servizi di emergenza locali
4. il potenziale impatto di un attacco
5. la misura in cui il flusso di merci e persone può essere controllato

Scoraggiare, rilevare, ritardare e difendere

Per proteggere un sito un approccio alla sicurezza a più livelli o per zone è un modo intelligente per rimanere preparati.

I livelli si completano a vicenda agendo prima per contrastare una minaccia e quindi per ridurre al minimo le conseguenze se la minaccia si realizza.

Questo approccio può essere suddiviso in quattro aree chiave: scoraggiare, rilevare, ritardare e difendere.

1. Scoraggiare

La deterrenza è la soluzione ideale. Può rivelarsi particolarmente efficace quando si combatte lupi solitari inesperti che possono essere più facilmente dissuasi dalle ovvie sfide di attaccare un sito.

I deterrenti possono essere fisici (varchi o barriere) o più psicologici (videosorveglianza), ma entrambi hanno uno scopo simile nell'evidenziare che un sito è protetto.

Un'opzione più ampia è il controllo degli accessi con soluzioni che proteggono civili e siti regolando chi può accedere all'area. Opzioni diverse si adattano a luoghi diversi con varchi veloci preferibili per le aree ad alto traffico, mentre i siti a rischio più elevato possono richiedere porte o portali interbloccati.

2. Rilevare

Se le misure deterrenti non funzionano i servizi di sicurezza devono essere avvisati immediatamente in caso di attacco.

Gli allarmi antifurto tradizionali comportano il rilevamento al punto di ingresso di un edificio, area, stanza o cassaforte. Se un intruso supera il punto di ingresso il rilevamento passa alle telecamere CCTV monitorate a distanza o ai metodi di interruzione del raggio basati sulla luce ultravioletta o infrarossa.

In situazioni in cui è già presente personale autorizzato un intruso può essere rilevato attraverso l'assenza di un tag RFID o sempre più attraverso tecnologie di riconoscimento facciale o dell'andatura.

3. Ritardare

Il prossimo passo dovrebbe essere quello di rendere un attacco il più difficile possibile. Ciò offre al personale, ai civili e ai servizi di assistenza più tempo per reagire, rispondere e, se necessario, evacuare l'area.

Ancora una volta il controllo accessi fornisce una barriera all'ingresso per l'attaccante o una via di fuga sicura.

Ulteriori opzioni per ritardare includono qualsiasi cosa, dalle finestre e porte resistenti agli attacchi alle barriere di protezione all'esterno del perimetro di un sito. Le porte e le facciate di sicurezza sono essenziali in quanto forniscono ostacoli da superare per un utente malintenzionato.

4. Difendere

Infine, ci sono le misure critiche necessarie per proteggere gli oggetti di valore all'interno di un sito. Con strati di protezione che si orientano verso l'interno dal perimetro di un edificio, questo sistema viene spesso definito "cipolla di sicurezza".

Al centro di questa cipolla si trovano le soluzioni difensive più estese: casseforti e caveau. Ci sono tutti i tipi di opzioni diverse qui comprese le casseforti resistenti al fuoco e in grado di resistere agli esplosivi e alle carotatrici diamantate. Il controllo di sicurezza e la strategia definiranno il livello di sicurezza richiesto.